A seconda dell’ambiente dove verranno poste in opera e dello specifico effetto desiderato da un punto di vista estetico, è possibile scegliere fra tre diverse tipologie principali di pareti mobili.
In questo articolo vogliamo spiegarvi le differenze tra le differenti tipologie di pareti mobili, i loro punti a favore e a sfavore e i migliori utilizzi per ogni differente modello. Entriamo nel dettaglio:
• Pareti mobili con Coprifilo: si tratta del modello più diffuso ed economico di parete mobile, soprattutto in ambito operativo. Le pareti mobili con coprifilo sono composte da pannelli distinti, con montanti in alluminio che coprono i punti di giunzione e legano i pannelli l’uno all’altro. Questa configurazione permette di creare in tempi molto brevi spazi distinti all’interno di un open space, ricavare uffici all’interno di un capannone, e in generale creare ambienti funzionali per l’ufficio.
• Pareti mobili con scuretto: soluzione classica per gli ambienti di tipo direzionale oltre che per le sale riunioni e le reception, la parete mobile con scuretto è caratterizzata dalla presenza di fughe di 5mm fra un pannello e l’altro, che possono essere orientate sia in verticale che in orizzontale così da poter esaudire le richieste di tutti. Il risultato visivo è uno stacco lieve ma definito e molto elegante.
• Pareti mobili continue: queste pareti rappresentano la soluzione più elegante, e che richiede l’investimento più consistente, ma lo ripaga con una resa estetica senza pari. Tipica soprattutto delle pareti vetrate, la Parete mobile continua permette di avere una superficie monolitica, senza montanti intermedi fra le lastre di vetro, quasi equivalente ad un’unica lunga vetrata. Il risultato di design, la luminosità, e lo stile ne fanno una soluzione molto apprezzata soprattutto in ambito direzionale.
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